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Piero Brunello

Diritti politici e diritti civili. Una discussione sul voto alle donne nel 1848 a Padova e a Parigi

07/03/2016

a cura di Piero Brunello e Filippo Benfante

Il 27 maggio 1848, nel settimanale padovano Il Caffé Pedrocchi. Foglio politico letterario, uscì un Dialogo fra un cittadino ed una cittadina che qui riproponiamo con una nota di Piero Brunello. L’autore del dialogo era un uomo, Cesare Magarotto, che si firmava con la sigla C.M. e che naturalmente parlava anche a nome della donna. Il tema della discussione era l’estensione del diritto di voto alle donne. Magarotto aveva sei sorelle. Un mese prima, anche a Parigi si discuteva di che cosa doveva significare “universale” quando si parlava di diritti e di suffragio. Tra le stesse donne, come ricorda una nota di Filippo Benfante, le opinioni divergevano.

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Archiviato in: Filippo Benfante, La città invisibile, Letture, Piero Brunello Etichettato con: 1848, Cesare Magarotto, Désirée Gay, documenti, Eugénie Noboyet, femminismo, George Sand, Jeanne Deroin, Michèle Riot-Sarcey, Padova, pagine scelte, Parigi, storia delle donne, storiografia, suffragio, Venezia

Rovine, segni del paesaggio e una moneta da 2 euri (e mezzo)

17/06/2015

di Piero Brunello

Una notizia legata al bicentenario di Waterloo – il Belgio che conia una moneta commemorativa fuori corso da 2 euri e mezzo perché la Francia non ne vuol sapere di quella legale da 2 – fa riaprire I miserabili di Victor Hugo al capitolo in cui lo scrittore racconta la sua visita ai luoghi della battaglia, avvenuta duecento anni fa.

Una bella mattina di maggio del 1861 Victor Hugo, allora cinquantanovenne, visitò Waterloo, in Belgio, come raccontò in un capitolo de I miserabili, che sarebbe uscito l’anno dopo. Da una decina d’anni viveva in esilio: nel 1851 si era opposto al colpo di Stato di Luigi Napoleone, il nipote di Bonaparte per cui lo scrittore aveva coniato il soprannome “Napoleone il piccolo” e che nel 1852 si sarebbe proclamato Napoleone III imperatore dei francesi.

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Archiviato in: Letture, Piero Brunello Etichettato con: anniversari, Nicola Chiaromonte, Stendhal, Victor Hugo, Waterloo

Polvere della storia e gerarchie dell’archivistica. Studiare l’Ottocento e il Novecento all’Archivio di Stato di Venezia

21/05/2015

di Piero Brunello

Pubblichiamo l’intervento tenuto da Piero Brunello il 14 maggio 2015, in occasione della riapertura della sede dell’Archivio di Stato di Venezia alla Giudecca, che conserva fondi ottocenteschi e novecenteschi.

Chiedevo documenti del Governo austriaco, e mi portavano una busta di cartone che nessuno aveva mai aperto dal 1821 o dal 1840, anni in cui un imperial regio impiegato d’ordine l’aveva legata con uno spago. Prima scuotevo con attenzione la busta per togliere lo strato di polvere, poi mi davo da fare per sciogliere il nodo (a volte non c’era altra scelta che strappare lo spago), e alla fine andavo a lavarmi le mani, operazione che mi sarei trovato a ripetere più volte nel corso della mattina. Spesso dovevo chiedere uno straccio per togliere la patina nera sulla busta e pulire il tavolo. Da allora mi è rimasta l’abitudine, quando vado in Archivio di Stato a Venezia, di mettermi una maglia scura, meglio se di colore blu: sconsigliate camicie bianche e giacche; mentre i miei amici che studiavano il Cinquecento, ricevevano registri tirati a lucido, come se una Fata Piumetta passasse ogni notte con la cera sui settanta chilometri di scaffali nei corridoi e nelle stanze dell’ex convento dei Frari. Anche la carta dei loro documenti mi pareva diversa: quella che portavano a me mi sembrava si sgualcisse con un niente, mentre quella del Cinquecento mi ricordava la pergamena dei film in costume, con i paggi e le trombe. 

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Archiviato in: La città invisibile, Piero Brunello Etichettato con: archivistica, Giudecca, storiografia, Venezia

Guardare le cose da vicino. Sull’ultimo libro di Michele Zanetti

06/12/2014

di Piero Brunello

Impressioni ricavate dall’ascolto della presentazione e dalla lettura del libro di Michele Zanetti, Fiume cave valli lagune. Ci fa piacere tornare ancora su questa pubblicazione, sia per l’argomento sia perché è uscita per festeggiare il quarantesimo anno di attività dell’Associazione Naturalistica Sandonatese: ci uniamo agli auguri.

Ho partecipato con molto interesse alla discussione del libro di Michele Zanetti, Fiumi cave valli lagune, organizzata da storiAmestre il 14 novembre, ripensando ai giorni precedenti di pioggia, frane e inondazioni nel Veneto e in molte regioni italiane, e riflettendo su discorsi e commenti sentiti in tv o letti nei giornali a proposito di “bombe d’acqua” e di “effetti del maltempo”.

Le piogge di novembre, largamente prevedibili perché di stagione, anche se molto più intense della media, hanno avuto le conseguenze drammatiche che sappiamo; e davanti a tutto questo gli amministratori locali, dai sindaci ai presidenti di Regione, hanno chiesto la proclamazione dello “stato di calamità naturale”, facendo la voce grossa in nome di un’amministrazione innocente a cui la politica fa mancare i fondi necessari. 

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Archiviato in: Acque alte a Mestre e dintorni, Letture, Michele Zanetti, Piero Brunello Etichettato con: spunti-ni storici

“I miei viaggi per lavoro in Ucraina”. Intervista a Giulio Bresin

02/09/2014

a cura di Piero Brunello

Giulio Bresin è di Pordenone e lavora come agente per un’azienda che produce accessori di qualità per mobili: come ci spiega lui, è “il made in Italy che ancora tira e ancora si vende”. Da qualche anno si occupa del mercato orientale: Russia, dal 2005, e dalla fine del 2012 anche Ucraina. I legami economici con quei paesi, cominciati negli anni Novanta, si sono intensificati e sviluppati molto negli ultimi dieci anni. I suoi viaggi sono stati molto frequenti, fino al luglio scorso. Gli abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza e di riferirci le cose viste e sentite, le impressioni che ha ricavato negli ultimi viaggi, compiuti quando la crisi in Ucraina era già in corso. Il risultato è questa intervista, scritta via mail, cominciata il 7 agosto e conclusa il 1° settembre. 

D. Quando hai cominciato a frequentare la Russia e l’Ucraina?

R. Sono stato per la prima volta in Russia nel 2000, come studente universitario di lingue. Trascorsi un mese a San Pietroburgo presso una famiglia di russi. Sono tornato a San Pietroburgo per studio altre due volte, nel 2001 e nel 2002, sempre vivendo presso la stessa famiglia. Dal 2005 viaggio in Russia ogni mese per lavoro. Da San Pietroburgo alla Siberia centrale e al Caucaso ho girato molto per tutto il territorio.

Sono stato in Ucraina per la prima volta nel dicembre del 2012, in occasione di un viaggio di lavoro a Odessa. Sempre per lavoro, nel 2013 ci sono stato sette o otto volte, girando tutto il paese da ovest a est, inclusa la penisola di Crimea a sud; nel 2014 altre due volte, una settimana a Kiev a fine maggio, e qualche giorno a Odessa a metà luglio.

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Archiviato in: Giulio Bresin, La città invisibile, Piero Brunello Etichettato con: guerra, intervista, Russia, Ucraina

Ricordo di Giuliana Bertacchi (1938-2014)

14/06/2014

di Piero Brunello

La sera del 7 giugno 2014 è morta Giuliana Bertacchi, un’amica di storiAmestre. Ammalata, ha rifiutato le terapie che avrebbero solo prolungato la sua sofferenza e si è spenta nella sua casa di Bergamo, dove è stata allestita la camera ardente fino alla cerimonia che si è tenuta nella sala del commiato del cimitero cittadino. 

Ho conosciuto Giuliana nel 1979 a Rimini a un convegno dell’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia. Siamo subito diventati amici. Si stava preparando un incontro di studi, che si sarebbe tenuto a Venezia di lì a due anni, sulle testimonianze orali e l’insegnamento della storia nelle scuole. Giuliana e io facevamo parte del gruppo di lavoro che lo promuoveva, ci s’incontrava a Milano nella vecchia sede dell’Istituto nazionale, ancora in piazza Duomo, lei veniva da Bergamo, io da Mestre. Cominciammo a frequentarci. L’amicizia è andata approfondendosi e da allora, per oltre trent’anni, mia moglie Gianna e io siamo andati a trovare spesso Giuliana e suo marito Giorgio, e altrettanto spesso loro due ricambiavano la visita. Giorgio è morto due anni fa, e ora Giuliana.

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Archiviato in: La città invisibile, Piero Brunello Etichettato con: Giuliana Bertacchi, ricordi, storia orale, storiografia

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